Che cos’è la voltura catastale?
La voltura catastale è una denuncia che va obbligatoriamente presentata all’Agenzia del Territorio ogni qual volta che per un immobile, terreno o fabbricato, avviene un trasferimento di proprietà o di diritti reali.
Ciò può avvenire, quindi, a seguito di atti tra vivi (compravendite, donazioni, decreti di trasferimento, etc.), ma anche in caso di morte (successione legittima o testamentaria).
Ai fini fiscali questa denuncia è importante perché serve a comunicare all’amministrazione finanziaria che un determinato bene immobile è passato da un certo soggetto ad un altro, aggiornandone quindi i nominativi.
In teoria ciò non dovrebbe essere necessario, perché il Catasto non è un pubblico registro e a far fede sui passaggi di proprietà degli immobili dovrebbe essere solo la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Forse l’unica circostanza in cui questo ente è davvero indispensabile è il ricongiungimento in caso di usufrutto: infatti, in questo caso, il trasferimento non viene registrato in Conservatoria, ma solo in Catasto.
Ad ogni modo, l’Agenzia delle Entrate per le sue contestazioni effettua controlli presso L’Agenzia del Territorio e non presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, e quindi la Voltura catastale rimane un documento indispensabile.
Essa va presentata entro 30 giorni dall’avvenuto trasferimento, presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio della Provincia in cui ricade l’immobile, oppure della Provincia in cui ricade l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate in cui è stata presentata la denuncia di successione (ad esempio, in questo caso l’asse ereditario può essere costituito da immobili che ricadono in diverse province).
Se la denuncia viene presentata oltre la scadenza fissata, sono previste delle sanzioni pecuniarie, anche se veramente minime, ma il cui importo aumenta con l’aumentare dei giorni di ritardo.
Cos'è la successione ereditaria?
Successione testamentariaLa successione ereditaria si apre nel momento in cui viene a mancare una persona in possesso di un patrimonio che va ripartito tra i suoi eredi.
Si parla di successione legittima quando il de cuius (la persona defunta) non ha lasciato testamento, per cui i suoi beni vengono ripartiti secondo quando stabilito dalla legge, tra i suoi eredi; la successione è invece testamentaria quando il de cuius ha previsto durante la vita il modo in cui suddividere il suo patrimonio attraverso un testamento.
Quando dell’asse ereditario fanno parte dei beni immobili, va sempre presentata, dagli aventi diritto che non rinuncino all’eredità, la denuncia di successione, sia che si tratti di successione legittima che testamentaria, entro 12 mesi dall’apertura, presso l’ufficio di zona dell’Agenzia delle Entrate dove il de cuius ha avuto l'ultimo domicilio.
Se avvengono modifiche nel corso dei 12 mesi e oltre dall’apertura, può essere necessario presentare una denuncia di successione integrativa, modificativa o sostituiva.
La dichiarazione integrativa va presentata quando è necessario inserire nell’asse ereditario beni non dichiarati in un primo momento. Non è possibile invece inserire altri eredi o eliminare immobili già dichiarati.
Asse ereditarioLa dichiarazione modificativa va presentata quando è necessario modificare mappe catastali, quote o eredi, ma senza alterare il valore dell’asse ereditario. In questo caso si possono inserire nuovi eredi o modificare i beni precedentemente dichiarati.
La dichiarazione sostituiva viene presentata nel caso di errori in quella principale, che va completamente sostituita.
Entro trenta giorni dalla registrazione della denuncia va poi presentata la voltura catastale presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio.
Non è invece necessario presentare la dichiarazione ai fini dell’imposta municipale sugli immobili (IMU) poiché provvede d’ufficio l’Agenzia delle Entrate, trasmettendo la documentazione al comune dove è ubicato l’immobile.
Imposta di successione
Imposte di successioneA partire dal 2001 era stata abolita l’imposta di successione, per cui rimanevano in vigore solo l’imposta ipotecaria e quella catastale, oltre ad alcuni tributi fissi.
Con la Finanziaria del 2007 l’imposta è stata reintrodotta, ma di fatto solo per i grandi patrimoni, infatti prevede una franchigia pari a 1.000.000 di euro per ciascun beneficiario, per le successioni tra genitori e figli e pari a 100.000 euro per le successioni tra fratelli, sempre per ogni erede. Ciò vuol dire che l’imposta si pagherà solo per la parte di patrimonio di valore superiore a tale franchigia.
La franchigia sale a 1.500.000 euro per le persone portatrici di gravi disabilità, riconosciute ai sensi della legge 104/1992.